FERLA

STORIA ED ARTE A FERLA

Ferla è un comune di circa 2.500 abitanti, posto a circa 700 metri sul livello del marie, situato nell’entroterra della provincia di Siracusa,
È circondata dalle montagne dei Monti Iblei e a pochi chilometri si trova la valle di Pantalica.

La sua storia sembra risalire all’epoca antica, quando la zona era abitata dai Siculi, un popolo di origine indoeuropea che si stabilì nell’isola intorno al 1200 a.C.,  e di essa restano tracce come necropoli ed abitazioni ruopestri.

Consistenti sono anche i ritrovamenti di epoca ellenistica che testimonierebbero la presenza di un centro urbano strutturato e di una certa importanza fin da allora,

Durante il periodo romano, Ferla fu un importante centro agricolo e commerciale, ma subì negativamente l’influenza delle guerre tra Roma e Cartagine. Anche in epoca bizantina sembra che l’abitato fosse piuttosto fiorente con abitanti dediti soprattutto ad agricoltura ed allevamento.

Una pausa, con spopolamento della zona dell’attuale Ferla sembra esserci stato nel periodo delle invasioni barbariche e durante le pestilenze succedutesi in quell’epoca.

Sembra che il nome Ferla sia nato nel medioevo, quando un nobile, il barone Giovanni de Ferula, rifondò l’abitato dandogli il nome attuale.

La sua casata detenne il potere sul territorio di Ferla, e di parecchi altri, fino al 1392 quando furono privati dai beni, perchè consideratoi “ribelli” da parte dei regnanti Catalani; il Feudo passò quindi alla famiglia Moncada di di Paterno e quindi, nel 1625 ai marchesi Grimaldi di Noto.

Nel 1693, un terremoto devastò la città, cancellando tutti i resti di epoca medioevale. La città fu poi ricostruita in stile barocco.

Oggi la città di Ferla è caratterizzata da un centro storico molto suggestivo, con stradine strette e case in pietra.
Tra le attrazioni turistiche più importanti ci sono la Chiesa Madre, dedicata a San Giovanni Battista, la Chiesa di Sant’Antonio Abbate.

Ferla ha anche una grande tradizione culinaria, con piatti tipicamente siciliani a base di carne, insaccati, come il capretto alla brace, e formaggi locali; non mancano i dolci tradizionali, come le cassatelle di ricotta e i biscotti “cuddureddi”.
Infine, Ferla è un punto di partenza ideale per escursioni e passeggiate nei Monti Iblei, che offrono una splendida vista sulla campagna circostante e sulle coste della Sicilia orientale.


 

Predica di Sant'Antonio Abate", Giuseppe Crestadoro - Chiesa di Sant'Antonio Abate a Ferla - olio su tela cm 315 x 160 (1777)
Predica di Sant’Antonio Abate”, Giuseppe Crestadoro – Chiesa di Sant’Antonio Abate a Ferla – olio su tela cm 315 x 160 (1777)

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