Tommaso Gargallo
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Tommaso Gargallo nacque a Siracusa il 25 settembre del 1760 ed ivi morì, il 15 febbraio del 1843.
E’ stato un poeta ed erudito italiano ed è considerato dalla storiografia del XVIII e XIX sec. come il più importante traduttore di Orazio della sua epoca. È da ascriversi anche al filone illuminista meridionale e pubblicò nel 1791 le “Memorie Patrie per lo ristoro della città di Siracusa” , opera con la quale intendeva formulare delle proposte per la rinascita economica e civile della sua città.
Biografia
Di nobili origini, Gargallo fondò la cittadina di Priolo, che oggi porta il suo nome: nel 1807 ottenne l’autorizzazione dal re Ferdinando III di popolare il feudo dove si trova oggi Priolo, costruendo una chiesa e quaranta case. Attualmente la zona antistante la chiesa prende il nome di Piazza dei Quattro Canti.
Si definiva classicista e fu acerrimo avversatore del Romanticismo, contro il quale recitò un discorso nel 1837 presso l’Accademia della Crusca. Non fu comunque impermeabile alle nuove influenze romantiche, che spesso fanno capolino nelle raccolte dei versi degli anni ’20 e ’30 (Le Veronesi e Le Malinconiche). Lo studioso Walter Binni ha giudicato alcune delle sue opere giovanili da attribuirsi al filone cosiddetto pre-romanticista. Tradusse alcune opere dal latino all’italiano. Queste sono le sue opere più importanti:
- Engimo e Lucilla (racconto in versi, 1792)
- Odi (traduzione di Orazio, 1809)
- De officiis (traduzione di Cicerone, 1814)
- Le veronesi (raccolta, 1825-1828)
- A Francesco Rinucci, all’Italia ed a Luchino Visconti (traduzione di Petrarca, realizzata, insieme a Pier Angelo Fiorentino e Emidio Cappelli, nel 1831)
- Le malinconiche (raccolta, 1835)
- Satire (traduzione di Giovenale, 1842)
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